Mio figlio Bert avrebbe potuto essere un eccellente psichiatra, e invece ha scelto di fare l’agricoltore. Ha avuto sei maschi e una femmina. Era preoccupato che i suoi ragazzi cominciassero a fumare, a bere alcol, a prendere droghe, e via dicendo. Così, fin dall’inizio, faceva loro vedere cose innocue dall’aspetto interessante, come il grasso per ingranaggi. Quando gli facevano domande, diceva: ”Perché non lo assaggi?”. Oppure prendeva una graziosa bottiglietta: ”Perché non l’annusi?”. Ora, l’ammoniaca non è molto piacevole da annusare! Ciascun ragazzo imparò a stare molto attento a ciò che metteva in bocca. Era un buon modo di crescere.
Erickson esprime nuovamente la propria convinzione che il modo migliore di imparare sia farlo attraverso la propria esperienza personale. L’occasione per questa esperienza sarà fornita dai genitori, dagli insegnanti e dai terapeuti. Bert non ha bisogno di far provare veramente ai suoi ragazzi il tabacco, l’alcol o la droga, perché ha insegnato loro, per esperienza, a “stare molto attenti a ciò che mettono in bocca”. Negli anni della loro formazione ha fornito loro delle esperienze che più tardi li avrebbero portati a saper discriminare. Una volta che hanno imparato a discriminare ci si può fidare di lasciarli decidere da soli se usare tabacco, alcol o droga.
dal libro: la mia voce ti accompagnerà