13. Per quanto riguarda il refettorio, chi non arriva prima del versetto in modo che tutti uniti dicano il versetto stesso, preghino e poi siedano insieme a mensa,
14. se la mancanza è dovuta a negligenza o cattiva volontà, sia rimproverato fino a due volte.
15. Ma se ancora non si corregge, sia escluso dalla mensa comune
16. e mangi da solo, separato dalla comunità e senza la sua razione di vino, fino a che non abbia riparato e si sia corretto.
17. Lo stesso castigo sia inflitto al monaco che non si trovi presente al versetto che si recita dopo il pranzo.
18. Nessuno poi si permetta di mangiare o di bere qualcosa prima dell’ora stabilita.
19. Ma il monaco che non avesse accettato ciò che gli era stato offerto dal superiore, quando desidererà quello che ha rifiutato in precedenza o altro, non ottenga assolutamente nulla fino a che non dimostri di essersi debitamente corretto.
Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:
23 marzo |
23 luglio |
22 novembre |
Capitolo LXXIII – La modesta portata di questa regola – 1, 9 Fine della Regola
Abbiamo abbozzato questa Regola con l’intenzione che, mediante la sua osservanza nei nostri monasteri, riusciamo almeno
Capitolo LXXII – Il buon zelo dei monaci – 1, 12
Come c’è un cattivo zelo, pieno di amarezza, che separa da Dio e porta all’inferno, così ce n’è uno buono, che allontana dal peccato
Capitolo LXXI – L’obbedienza fraterna – 1, 9
La virtù dell’obbedienza non dev’essere solo esercitata da tutti nei confronti dell’abate, ma bisogna anche che i fratelli si obbediscano
Capitolo LXX – Divieto di arrogarsi la riprensione dei confratelli – 1, 7
Nel monastero si deve sopprimere decisamente ogni occasione di arbitri e di soprusi; perciò dichiariamo che non è permesso
Capitolo LXIX – Divieto di arrogarsi le difese dei confratelli – 1, 4
Bisogna evitare in tutti i modi che per qualsiasi motivo un monaco si provi a difendere un altro o ad assumerne in certo modo la protezione,
Capitolo LXVIII – Le obbedienze impossibili – 1, 5
Anche se a un monaco viene imposta un’obbedienza molto gravosa, o addirittura impossibile a eseguirsi, il comando del superiore
Capitolo LXVII – I monaci mandati in viaggio – 1, 7
I monaci, che sono mandati in viaggio, si raccomandino alle preghiere di tutti i confratelli e dell’abate; e nell’orazione conclusiva
Capitolo LXVI – I portinai del monastero – 1, 8
Alla porta del monastero sia destinato un monaco anziano e assennato, che sappia ricevere e riportare le commissioni e sia abbastanza maturo
Capitolo LXV – Il priore del monastero – 11, 22
Quindi, per la tutela della pace e della carità ci è sembrato necessario far dipendere l’ordinamento del monastero unicamente dalla volontà
Capitolo LXV – Il priore del monastero – 1, 10
Accade spesso che la nomina del priore dia origine a gravi scandali, perché alcuni, gonfiati da un maligno spirito di superbia e convinti
Capitolo LXIV – L’elezione dell’abate – 7, 22
Il nuovo eletto, poi, pensi sempre al carico che si è addossato e a chi dovrà rendere conto del suo governo e sia consapevole
Capitolo LXIV – L’elezione dell’abate – 1, 6
Nell’elezione dell’abate bisogna seguire il principio di scegliere il monaco che tutta la comunità ha designato concordemente nel timore