Capitolo XXXV – Il servizio della cucina – 1, 11

Capitolo XXXV – Il servizio della cucina – 1, 11

1. I fratelli si servano a vicenda e nessuno sia dispensato dal servizio della cucina, se non per malattia o per un impegno di maggiore importanza,
2. perché così si acquista un merito più grande e si accresce la carità.
3. Ma i più deboli siano provveduti di un aiuto, in modo da non dover compiere questo servizio di malumore;
4. anzi, è bene che, in generale, tutti abbiano degli aiuti in corrispondenza alla grandezza della comunità e alle condizioni locali.
5. In una comunità numerosa il cellerario sia dispensato dal servizio della cucina, come anche i fratelli che, secondo quanto abbiamo già detto, sono occupati in compiti di maggiore utilità,
6. ma tutti gli altri si servano a vicenda con carità.
7. Al sabato il monaco che termina il suo turno settimanale, faccia le pulizie.
8. Si lavino gli asciugatoi usati dai fratelli per le mani e i piedi.
9. Tanto il monaco che finisce il servizio, quanto quello che lo comincia, lavino i piedi a tutti.
10. Il primo consegni puliti e intatti al cellerario tutti gli utensili di cui si è servito nel proprio turno.
11. A sua volta il cellerario li affidi al fratello che entra in servizio, in modo da sapere quello che dà e quello che riceve.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

13 marzo

13 luglio

12 novembre

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in pratica con impegno

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

Grazie Domenico (amico giornalista) che un giorno raccontò di questo “strano” personaggio e di come i monaci benedettini, utilizzando questa Regola, svolgessero tantissime mansioni

La Regola di san Benedetto – Presentazione

La Regola di san Benedetto – Presentazione

Quale occasione più ghiotta di raccontare la Regola di san Benedetto.
Esiste un calendario per la lettura della “Regola”; i monaci lo leggono proprio nei giorni in cui verranno pubblicati i post.

Capitolo XXXIV – La distribuzione del necessario – 1, 7

Capitolo XXXIV – La distribuzione del necessario – 1, 7

1. “Si distribuiva a ciascuno proporzionatamente al bisogno”, si legge nella Scrittura.
2. Con questo non intendiamo che si debbano fare preferenze – Dio ce ne liberi! – ma che si tenga conto delle eventuali debolezze;
3. quindi chi ha meno necessità, ringrazi Dio senza amareggiarsi,
4. mentre chi ha maggiori bisogni, si umili per la propria debolezza, invece di montarsi la testa per le attenzioni di cui è fatto oggetto
5. e così tutti i membri della comunità staranno in pace.
6. Soprattutto bisogna evitare che per qualsiasi motivo faccia la sua comparsa il male della mormorazione, sia pure attraverso una parola o un gesto.
7. E, nel caso che se ne trovi colpevole qualcuno, sia punito con maggior rigore.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

12 marzo

12 luglio

11 novembre

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in pratica con impegno

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

Grazie Domenico (amico giornalista) che un giorno raccontò di questo “strano” personaggio e di come i monaci benedettini, utilizzando questa Regola, svolgessero tantissime mansioni

La Regola di san Benedetto – Presentazione

La Regola di san Benedetto – Presentazione

Quale occasione più ghiotta di raccontare la Regola di san Benedetto.
Esiste un calendario per la lettura della “Regola”; i monaci lo leggono proprio nei giorni in cui verranno pubblicati i post.

Capitolo XXXIII – Il “vizio” della proprietà – 1, 8

Capitolo XXXIII – Il “vizio” della proprietà – 1, 8

1. Nel monastero questo vizio dev’essere assolutamente stroncato fin dalle radici,
2. sicché nessuna si azzardi a dare o ricevere qualche cosa senza il permesso dell’abate,
3. né pensi di avere nulla di proprio, assolutamente nulla, né un libro, né un quaderno o un foglio di carta e neppure una matita,
4. dal momento che ai monaci non è più concesso di disporre liberamente neanche del proprio corpo e della propria volontà,
5. ma bisogna sperare tutto il necessario dal padre del monastero e non si può tenere presso di sé alcuna cosa che l’abate che l’abate non abbia dato o permesso.
6. “Tutto sia comune a tutti”, come dice la Scrittura, e “nessuno dica o consideri propria qualsiasi cosa”.
7. Se poi si scoprisse qualcuno che si compiace in questo pessimo vizio, bisognerà rimproverarlo una prima e una seconda volta
8. e, nel caso che non si corregga, infliggergli il dovuto castigo.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

11 marzo

11 luglio

10 novembre

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in pratica con impegno

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

Grazie Domenico (amico giornalista) che un giorno raccontò di questo “strano” personaggio e di come i monaci benedettini, utilizzando questa Regola, svolgessero tantissime mansioni

La Regola di san Benedetto – Presentazione

La Regola di san Benedetto – Presentazione

Quale occasione più ghiotta di raccontare la Regola di san Benedetto.
Esiste un calendario per la lettura della “Regola”; i monaci lo leggono proprio nei giorni in cui verranno pubblicati i post.

Capitolo XXXII – Gli arnesi e gli oggetti del monastero – 1, 5

Capitolo XXXII – Gli arnesi e gli oggetti del monastero – 1, 5

1. Per la cura di tutto quello che il monastero possiede di arnesi, vesti o qualsiasi altro oggetto l’abate scelga dei monaci su cui possa contare a motivo della loro vita virtuosa
2. e affidi loro i singoli oggetti nel modo che gli sembrerà più opportuno, perché li custodiscano e li raccolgano.
3. Tenga l’inventario di tutto, in maniera che, quando i vari monaci si succedono negli incarichi loro assegnati, egli sappia che cosa dà e che cosa riceve.
4. Se poi qualcuno trattasse con poca pulizia o negligenza le cose del monastero, venga debitamente rimproverato;
5. nel caso che non si corregga, sia sottoposto alle punizioni previste dalla Regola.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

10 marzo

10 luglio

9 novembre

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in pratica con impegno

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

Grazie Domenico (amico giornalista) che un giorno raccontò di questo “strano” personaggio e di come i monaci benedettini, utilizzando questa Regola, svolgessero tantissime mansioni

La Regola di san Benedetto – Presentazione

La Regola di san Benedetto – Presentazione

Quale occasione più ghiotta di raccontare la Regola di san Benedetto.
Esiste un calendario per la lettura della “Regola”; i monaci lo leggono proprio nei giorni in cui verranno pubblicati i post.

Capitolo XXXI – Il cellerario del monastero – 13, 19

Capitolo XXXI – Il cellerario del monastero – 13, 19

13. Soprattutto sia umile e se non può concedere quanto gli è stato richiesto, dia almeno una risposta caritatevole,
14. perché sta scritto: “Una buona parola vale più del migliore dei doni”.
15. Si interessi solo delle incombenze che gli ha affidato l’abate, senza ingerirsi in quelle da cui lo ha escluso.
16. Distribuisca ai fratelli la porzione di vitto prestabilita senza alterigia o ritardi, per non dare motivo di scandalo, ricordandosi di quello che toccherà, secondo la divina promessa, a “chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli”.
17. Se la comunità fosse numerosa, gli si concedano degli aiuti con la cui collaborazione possa svolgere serenamente il compito che gli è stato assegnato.
18. Nelle ore fissate si distribuisca quanto si deve dare e si chieda quello che si deve chiedere,
19. in modo che nella casa di Dio non ci sia alcun motivo di turbamento o di malcontento.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

9 marzo 9 luglio 8 novembre
La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in pratica con impegno

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

Grazie Domenico (amico giornalista) che un giorno raccontò di questo “strano” personaggio e di come i monaci benedettini, utilizzando questa Regola, svolgessero tantissime mansioni

La Regola di san Benedetto – Presentazione

La Regola di san Benedetto – Presentazione

Quale occasione più ghiotta di raccontare la Regola di san Benedetto.
Esiste un calendario per la lettura della “Regola”; i monaci lo leggono proprio nei giorni in cui verranno pubblicati i post.