16. Si guardi dal fare preferenze nelle comunità:
17. non ami l’uno più dell’altro, a eccezione di quello che avrà trovato migliore nella condotta e nell’obbedienza:
18. non anteponga un monaco proveniente da un ceto elevato a uno di umili origini, a meno che non ci sia un motivo ragionevole per stabilire una tale precedenza.
19. Ma se, per ragioni di giustizia, riterrà di dover agire così lo faccia per chiunque; altrimenti ciascuno conservi il proprio posto,
20. perché, sia il servo che il libero, tutti siamo una cosa sola in Cristo e, militando sotto uno stesso Signore, prestiamo un eguale servizio. Infatti, “dinanzi a Dio non ci sono parzialità”
21. e una cosa sola ci distingue presso di lui: se siamo umili e migliori degli altri nelle opere buone.
22. Quindi l’abate ami tutti allo stesso modo, seguendo per ciascuno una medesima regola di condotta basata sui rispettivi meriti.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

12 gennaio

13 maggio

12 settembre

Capitolo VII – L’umiltà – 59

Capitolo VII – L’umiltà – 59

Il decimo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco non è sempre pronto a ridere, perché sta scritto: “Lo stolto nel ridere alza la voce”…

Capitolo VII – L’umiltà – 56, 58

Capitolo VII – L’umiltà – 56, 58

Il nono grado dell’umiltà è proprio del monaco che sa dominare la lingua e, osservando fedelmente il silenzio, tace finché non è interrogato, perché …

Capitolo VII – L’umiltà – 55

Capitolo VII – L’umiltà – 55

L’ottavo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco non fa nulla al di fuori di ciò a cui lo sprona la regola comune del monastero e l’esempio dei …

Capitolo VII – L’umiltà – 51, 54

Capitolo VII – L’umiltà – 51, 54

Il settimo grado dell’umiltà consiste non solo nel qualificarsi come il più miserabile di tutti, ma nell’esserne convinto dal profondo del cuore

Capitolo VII – L’umiltà – 49, 50

Capitolo VII – L’umiltà – 49, 50

Il sesto grado dell’umiltà è quello in cui il monaco si contenta delle cose più misere e grossolane e si considera un operaio incapace e indegno nei …

Capitolo VII – L’umiltà – 44, 48

Capitolo VII – L’umiltà – 44, 48

Il quinto grado dell’umiltà consiste nel manifestare con un’umile confessione al proprio abate tutti i cattivi pensieri che sorgono nell’animo o le colpe …

Capitolo VII – L’umiltà – 35, 43

Capitolo VII – L’umiltà – 35, 43

Il quarto grado dell’umiltà è quello del monaco che, pur incontrando difficoltà, contrarietà e persino offese non provocate nell’esercizio dell’obbedienza, …

Capitolo VII – L’umiltà – 34

Capitolo VII – L’umiltà – 34

Terzo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco per amore di Dio si sottomette al superiore in assoluta obbedienza, a imitazione del Signore, del quale …

Capitolo VII – L’umiltà – 31, 33

Capitolo VII – L’umiltà – 31, 33

Il secondo grado dell’umiltà è quello in cui, non amando la propria volontà, non si trova alcun piacere nella soddisfazione dei propri desideri, ma si …

Capitolo VII – L’umiltà – 24, 30

Capitolo VII – L’umiltà – 24, 30

Dobbiamo quindi guardarci dalle passioni malsane, perché la morte è annidata sulla soglia del piacere. Per questa ragione la Scrittura prescrive:

Capitolo VII – L’umiltà – 19, 23

Capitolo VII – L’umiltà – 19, 23

Ci è poi vietato di fare la volontà propria, dato che la Scrittura ci dice: “Allontanati dalle tue voglie” e per di più nel Pater chiediamo a …

Capitolo VII – L’umiltà – 10, 18

Capitolo VII – L’umiltà – 10, 18

Dunque il primo grado dell’umiltà è quello in cui, rimanendo sempre nel santo timor di Dio, si fugge decisamente la leggerezza e la dissipazione…