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Capitolo IX – I salmi dell’Ufficio notturno – 1, 11

5. Nel suddetto periodo invernale si dica prima di tutto per tre volte il versetto: “Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annunzierà la tua lode”,6. a cui si aggiunga il salmo 3 con il Gloria;7. dopo di questo il salmo 94 cantato con l’antifona oppure lentamente.8. Quindi segua l’inno e poi sei salmi con le antifone,9. finiti i quali e detto il versetto, l’abate dia la benedizione e, mentre tutti stanno seduti ai rispettivi posti, i fratelli leggano a turno dal lezionario posto sul leggio tre lezioni, intercalate da responsori cantati.10. Due responsori si cantino senza il Gloria, ma dopo la terza lezione il cantore lo intoni11. e allora tutti subito si alzino in piedi per l’onore e la riverenza dovuti alla Santa Trinità.12. Quanto ai libri da leggere nell’Ufficio vigilare, siano tutti di autorità divina, sia dell’antico che del nuovo Testamento, compresi i relativi commenti, scritti da padri di sicura fama e genuina fede cattolica.13. Dopo queste tre lezioni con i rispettivi responsori, seguano gli altri sei salmi da cantare con l’Alleluia14. e dopo questi una lezione tratta dalle lettere di S. Paolo, da recitarsi a memoria, il versetto, la prece litanica, cioè il Kyrie eleison,15. e così si metta fine all’Ufficio vigilare.Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date: 11 febbraio 12 giugno 12   ottobre

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