1. Se un abate desidera che uno dei suoi monaci sia ordinato sacerdote o diacono per il servizio della comunità scelga in essa un fratello degno di esercitare tali funzioni.
2. Ma il monaco ordinato si guardi dalla vanità e dalla superbia
3. e non creda di poter fare altro che quello che gli ordina l’abate, tenendo sempre presente che d’ora in poi dovrà essere maggiormente sottomesso alla disciplina.
4. Né col pretesto del sacerdozio trascuri l’obbedienza alla Regola o la disciplina, ma anzi progredisca sempre più nelle vie di Dio.
5. Conservi sempre il posto che gli spetta in corrispondenza del suo ingresso in monastero,
6. tranne che per il ministero dell’altare, oppure nel caso che la scelta della comunità o la volontà dell’abate l’abbiano promosso in considerazione della sua vita esemplare.
7. Sappia però che deve osservare la disciplina prestabilita per i decani e i superiori.
8. Se avrà la presunzione di agire diversamente, non sia più trattato come un sacerdote, ma come un ribelle.
9. E nell’eventualità che, dopo essere stato ammonito non si correggesse, si chiami a testimonio anche il vescovo.
10. Ma se neanche allora si emendasse e le sue colpe diventassero sempre più evidenti, sia espulso dal monastero,
11. purché però sia stato così ostinato da non volersi sottomettere e obbedire alla Regola.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

17 aprile 17 agosto 17 dicembre
Capitolo VII – L’umiltà – 56, 58

Capitolo VII – L’umiltà – 56, 58

Il nono grado dell’umiltà è proprio del monaco che sa dominare la lingua e, osservando fedelmente il silenzio, tace finché non è interrogato, perché …

Capitolo VII – L’umiltà – 55

Capitolo VII – L’umiltà – 55

L’ottavo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco non fa nulla al di fuori di ciò a cui lo sprona la regola comune del monastero e l’esempio dei …

Capitolo VII – L’umiltà – 51, 54

Capitolo VII – L’umiltà – 51, 54

Il settimo grado dell’umiltà consiste non solo nel qualificarsi come il più miserabile di tutti, ma nell’esserne convinto dal profondo del cuore

Capitolo VII – L’umiltà – 49, 50

Capitolo VII – L’umiltà – 49, 50

Il sesto grado dell’umiltà è quello in cui il monaco si contenta delle cose più misere e grossolane e si considera un operaio incapace e indegno nei …

Capitolo VII – L’umiltà – 44, 48

Capitolo VII – L’umiltà – 44, 48

Il quinto grado dell’umiltà consiste nel manifestare con un’umile confessione al proprio abate tutti i cattivi pensieri che sorgono nell’animo o le colpe …

Capitolo VII – L’umiltà – 35, 43

Capitolo VII – L’umiltà – 35, 43

Il quarto grado dell’umiltà è quello del monaco che, pur incontrando difficoltà, contrarietà e persino offese non provocate nell’esercizio dell’obbedienza, …

Capitolo VII – L’umiltà – 34

Capitolo VII – L’umiltà – 34

Terzo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco per amore di Dio si sottomette al superiore in assoluta obbedienza, a imitazione del Signore, del quale …

Capitolo VII – L’umiltà – 31, 33

Capitolo VII – L’umiltà – 31, 33

Il secondo grado dell’umiltà è quello in cui, non amando la propria volontà, non si trova alcun piacere nella soddisfazione dei propri desideri, ma si …

Capitolo VII – L’umiltà – 24, 30

Capitolo VII – L’umiltà – 24, 30

Dobbiamo quindi guardarci dalle passioni malsane, perché la morte è annidata sulla soglia del piacere. Per questa ragione la Scrittura prescrive:

Capitolo VII – L’umiltà – 19, 23

Capitolo VII – L’umiltà – 19, 23

Ci è poi vietato di fare la volontà propria, dato che la Scrittura ci dice: “Allontanati dalle tue voglie” e per di più nel Pater chiediamo a …

Capitolo VII – L’umiltà – 10, 18

Capitolo VII – L’umiltà – 10, 18

Dunque il primo grado dell’umiltà è quello in cui, rimanendo sempre nel santo timor di Dio, si fugge decisamente la leggerezza e la dissipazione…

Capitolo VII – L’umiltà – 5, 9

Capitolo VII – L’umiltà – 5, 9

Quindi, fratelli miei, se vogliamo raggiungere la vetta più eccelsa dell’umiltà e arrivare rapidamente a quella glorificazione celeste, a cui si ascende …