1. La virtù dell’obbedienza non dev’essere solo esercitata da tutti nei confronti dell’abate, ma bisogna anche che i fratelli si obbediscano tra loro,
2. nella piena consapevolezza che è proprio per questa via dell’obbedienza che andranno a Dio.
3. Dunque, dopo aver dato l’assoluta precedenza al comando dell’abate o dei superiori da lui designati, a cui non permettiamo che si preferiscano ordini privati,
4. per il resto i più giovani obbediscano ai confratelli più anziani con la massima carità e premura.
5. Se qualcuno dà prova di un carattere litigioso sia debitamente corretto.
6. Se poi un monaco viene comunque rimproverato dall’abate o da qualsiasi anziano per un qualunque motivo
7. si accorge semplicemente che un anziano è sdegnato o anche leggermente alterato nei suoi riguardi,
8. si inginocchi subito dinanzi a lui, senza la minima esitazione, e rimanga così per riparare, finché la benedizione dell’altro non sani quel lieve dissenso.
9. Se qualcuno si rifiutasse altezzosamente di farlo, sia sottoposto a un castigo corporale e, se si ostina in questo atteggiamento di ribellione, sia scacciato dal monastero.
Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:
29 aprile |
29 agosto |
30 dicembre |
Capitolo VII – L’umiltà – 1, 4
La sacra Scrittura si rivolge a noi, fratelli, proclamando a gran voce: “Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”. Così dicendo,…
Capitolo VI – L’amore del silenzio 1, 8
Facciamo come dice il profeta: “Ho detto: Custodirò le mie vie per non peccare con la lingua; ho posto un freno sulla mia bocca, non ho parlato, mi sono …
Capitolo V – L’obbedienza – 14, 19
Ma questa obbedienza sarà accetta a Dio e gradevole agli uomini, se il comando ricevuto verrà eseguito senza esitazione, lentezza o tiepidezza e tantomeno…
Capitolo V – L’obbedienza – 1, 13
Il segno più evidente dell’umiltà è la prontezza nell’obbedienza. Questa è caratteristica dei monaci che non hanno niente più caro di Cristo e, a motivo …
Capitolo IV – Gli strumenti delle buone opere – 63, 78
Adempiere quotidianamente i comandamenti di Dio. Amare la castità, non odiare nessuno, non essere geloso, non coltivare l’invidia,
Capitolo IV – Gli strumenti delle buone opere – 44, 62
Temere il giorno del giudizio, tremare al pensiero dell’inferno, anelare con tutta l’anima alla vita eterna, prospettarsi sempre la possibilità della morte.
Capitolo IV – Gli strumenti delle buone opere – 22, 43
Non dare sfogo all’ira, non serbare rancore, non covare inganni nel cuore, non dare un falso saluto di pace, non abbandonare la carità.
Capitolo IV – Gli strumenti delle buone opere – 1, 21
Prima di tutto amare il Signore Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze; poi il prossimo come se stesso.
Capitolo III – La consultazione della comunità – 7, 13
Dunque in ogni cosa tutti seguano come maestra la Regola e nessuno osi allontanarsene.Nessun membro della comunità segua la volontà propri
Capitolo III – La consultazione della comunità – 1, 6
Ogni volta che in monastero bisogna trattare qualche questione importante, l’abate convochi tutta la comunità ed esponga personalmente l’affare in oggetto
Capitolo II – L’Abate – 33, 40
Soprattutto si guardi dal perdere di vista o sottovalutare la salvezza delle anime, di cui è responsabile, per preoccuparsi eccessivamente delle realtà
Capitolo II – L’Abate – 30, 32
L’abate deve sempre ricordarsi quel che è e come viene chiamato, nella consapevolezza che sono maggiori le esigenze poste a colui al quale è stato…