10. Dunque il primo grado dell’umiltà è quello in cui, rimanendo sempre nel santo timor di Dio, si fugge decisamente la leggerezza e la dissipazione,
11. si tengono costantemente presenti i divini comandamenti e si pensa di continuo all’inferno, in cui gli empi sono puniti per i loro peccati, e alla vita eterna preparata invece per i giusti.
12. In altre parole, mentre si astiene costantemente dai peccati e dai vizi dei pensieri, della lingua, delle mani, dei piedi e della volontà propria, come pure dai desideri della carne,
13. l’uomo deve prendere coscienza che Dio lo osserva a ogni istante dal cielo e che, dovunque egli si trovi, le sue azioni non sfuggono mai allo sguardo divino e sono di continuo riferite dagli angeli.
14. E’ ciò che ci insegna il profeta, quando mostra Dio talmente presente ai nostri pensieri da affermare: “Dio scruta le reni e i cuori”
15. come pure: “Dio conosce i pensieri degli uomini”.
16. Poi aggiunge: “Hai intuito di lontano i miei pensieri”
17. e infine: “Il pensiero dell’uomo sarà svelato dinanzi a te”.
18. Quindi, per potersi coscienziosamente guardare dai cattivi pensieri, bisogna che il monaco vigile e fedele ripeta sempre tra sé: “Sarò senza macchia dinanzi a lui, solo se mi guarderò da ogni malizia”.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

27 gennaio

28 maggio

27 settembre

Capitolo VII – L’umiltà – 59

Capitolo VII – L’umiltà – 59

Il decimo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco non è sempre pronto a ridere, perché sta scritto: “Lo stolto nel ridere alza la voce”…

Capitolo VII – L’umiltà – 56, 58

Capitolo VII – L’umiltà – 56, 58

Il nono grado dell’umiltà è proprio del monaco che sa dominare la lingua e, osservando fedelmente il silenzio, tace finché non è interrogato, perché …

Capitolo VII – L’umiltà – 55

Capitolo VII – L’umiltà – 55

L’ottavo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco non fa nulla al di fuori di ciò a cui lo sprona la regola comune del monastero e l’esempio dei …

Capitolo VII – L’umiltà – 51, 54

Capitolo VII – L’umiltà – 51, 54

Il settimo grado dell’umiltà consiste non solo nel qualificarsi come il più miserabile di tutti, ma nell’esserne convinto dal profondo del cuore

Capitolo VII – L’umiltà – 49, 50

Capitolo VII – L’umiltà – 49, 50

Il sesto grado dell’umiltà è quello in cui il monaco si contenta delle cose più misere e grossolane e si considera un operaio incapace e indegno nei …

Capitolo VII – L’umiltà – 44, 48

Capitolo VII – L’umiltà – 44, 48

Il quinto grado dell’umiltà consiste nel manifestare con un’umile confessione al proprio abate tutti i cattivi pensieri che sorgono nell’animo o le colpe …

Capitolo VII – L’umiltà – 35, 43

Capitolo VII – L’umiltà – 35, 43

Il quarto grado dell’umiltà è quello del monaco che, pur incontrando difficoltà, contrarietà e persino offese non provocate nell’esercizio dell’obbedienza, …

Capitolo VII – L’umiltà – 34

Capitolo VII – L’umiltà – 34

Terzo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco per amore di Dio si sottomette al superiore in assoluta obbedienza, a imitazione del Signore, del quale …

Capitolo VII – L’umiltà – 31, 33

Capitolo VII – L’umiltà – 31, 33

Il secondo grado dell’umiltà è quello in cui, non amando la propria volontà, non si trova alcun piacere nella soddisfazione dei propri desideri, ma si …

Capitolo VII – L’umiltà – 24, 30

Capitolo VII – L’umiltà – 24, 30

Dobbiamo quindi guardarci dalle passioni malsane, perché la morte è annidata sulla soglia del piacere. Per questa ragione la Scrittura prescrive:

Capitolo VII – L’umiltà – 19, 23

Capitolo VII – L’umiltà – 19, 23

Ci è poi vietato di fare la volontà propria, dato che la Scrittura ci dice: “Allontanati dalle tue voglie” e per di più nel Pater chiediamo a …

Capitolo VII – L’umiltà – 5, 9

Capitolo VII – L’umiltà – 5, 9

Quindi, fratelli miei, se vogliamo raggiungere la vetta più eccelsa dell’umiltà e arrivare rapidamente a quella glorificazione celeste, a cui si ascende …