1. Se qualche fratello si dimostrerà ribelle o disobbediente o superbo o mormoratore, o assumerà un atteggiamento di ostilità e di disprezzo nei confronti di qualche punto della santa Regola o degli ordini dei superiori,
2. questi lo rimproverino una prima e una seconda volta in segreto, secondo il precetto del Signore.
3. Se non si migliorerà, venga ripreso pubblicamente di fronte a tutti.
4. Ma nel caso che anche questo provvedimento si dimostri inefficace, sia scomunicato, purché sia in grado di valutare la portata di una tale punizione.
5. Se invece difetta di una sufficiente sensibilità, sia sottoposto al castigo corporale.
Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:
28 febbraio (29) |
30 giugno |
30 ottobre |
Capitolo VII – L’umiltà – 56, 58
Il nono grado dell’umiltà è proprio del monaco che sa dominare la lingua e, osservando fedelmente il silenzio, tace finché non è interrogato, perché …
Capitolo VII – L’umiltà – 55
L’ottavo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco non fa nulla al di fuori di ciò a cui lo sprona la regola comune del monastero e l’esempio dei …
Capitolo VII – L’umiltà – 51, 54
Il settimo grado dell’umiltà consiste non solo nel qualificarsi come il più miserabile di tutti, ma nell’esserne convinto dal profondo del cuore
Capitolo VII – L’umiltà – 49, 50
Il sesto grado dell’umiltà è quello in cui il monaco si contenta delle cose più misere e grossolane e si considera un operaio incapace e indegno nei …
Capitolo VII – L’umiltà – 44, 48
Il quinto grado dell’umiltà consiste nel manifestare con un’umile confessione al proprio abate tutti i cattivi pensieri che sorgono nell’animo o le colpe …
Capitolo VII – L’umiltà – 35, 43
Il quarto grado dell’umiltà è quello del monaco che, pur incontrando difficoltà, contrarietà e persino offese non provocate nell’esercizio dell’obbedienza, …
Capitolo VII – L’umiltà – 34
Terzo grado dell’umiltà è quello in cui il monaco per amore di Dio si sottomette al superiore in assoluta obbedienza, a imitazione del Signore, del quale …
Capitolo VII – L’umiltà – 31, 33
Il secondo grado dell’umiltà è quello in cui, non amando la propria volontà, non si trova alcun piacere nella soddisfazione dei propri desideri, ma si …
Capitolo VII – L’umiltà – 24, 30
Dobbiamo quindi guardarci dalle passioni malsane, perché la morte è annidata sulla soglia del piacere. Per questa ragione la Scrittura prescrive:
Capitolo VII – L’umiltà – 19, 23
Ci è poi vietato di fare la volontà propria, dato che la Scrittura ci dice: “Allontanati dalle tue voglie” e per di più nel Pater chiediamo a …
Capitolo VII – L’umiltà – 10, 18
Dunque il primo grado dell’umiltà è quello in cui, rimanendo sempre nel santo timor di Dio, si fugge decisamente la leggerezza e la dissipazione…
Capitolo VII – L’umiltà – 5, 9
Quindi, fratelli miei, se vogliamo raggiungere la vetta più eccelsa dell’umiltà e arrivare rapidamente a quella glorificazione celeste, a cui si ascende …