1. Nel monastero questo vizio dev’essere assolutamente stroncato fin dalle radici,
2. sicché nessuna si azzardi a dare o ricevere qualche cosa senza il permesso dell’abate,
3. né pensi di avere nulla di proprio, assolutamente nulla, né un libro, né un quaderno o un foglio di carta e neppure una matita,
4. dal momento che ai monaci non è più concesso di disporre liberamente neanche del proprio corpo e della propria volontà,
5. ma bisogna sperare tutto il necessario dal padre del monastero e non si può tenere presso di sé alcuna cosa che l’abate che l’abate non abbia dato o permesso.
6. “Tutto sia comune a tutti”, come dice la Scrittura, e “nessuno dica o consideri propria qualsiasi cosa”.
7. Se poi si scoprisse qualcuno che si compiace in questo pessimo vizio, bisognerà rimproverarlo una prima e una seconda volta
8. e, nel caso che non si corregga, infliggergli il dovuto castigo.

Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:

11 marzo

11 luglio

10 novembre

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

La Regola di san Benedetto – Prologo 1, 7

Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in pratica con impegno

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

La Regola di San Benedetto – i 73 capitoli

Grazie Domenico (amico giornalista) che un giorno raccontò di questo “strano” personaggio e di come i monaci benedettini, utilizzando questa Regola, svolgessero tantissime mansioni

La Regola di san Benedetto – Presentazione

La Regola di san Benedetto – Presentazione

Quale occasione più ghiotta di raccontare la Regola di san Benedetto.
Esiste un calendario per la lettura della “Regola”; i monaci lo leggono proprio nei giorni in cui verranno pubblicati i post.