1. Nel monastero questo vizio dev’essere assolutamente stroncato fin dalle radici,2. sicché nessuna si azzardi a dare o ricevere qualche cosa senza il permesso dell’abate,3. né pensi di avere nulla di proprio, assolutamente nulla, né un libro, né un quaderno o un foglio di carta e neppure una matita,4. dal momento che ai monaci non è più concesso di disporre liberamente neanche del proprio corpo e della propria volontà,5. ma bisogna sperare tutto il necessario dal padre del monastero e non si può tenere presso di sé alcuna cosa che l’abate che l’abate non abbia dato o permesso.6. “Tutto sia comune a tutti”, come dice la Scrittura, e “nessuno dica o consideri propria qualsiasi cosa”.7. Se poi si scoprisse qualcuno che si compiace in questo pessimo vizio, bisognerà rimproverarlo una prima e una seconda volta8. e, nel caso che non si corregga, infliggergli il dovuto castigo.Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date: 11 marzo 11 luglio 10 novembre