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1. Sappiamo per fede che Dio è presente dappertutto e che “gli occhi del Signore guardano in ogni luogo i buoni e i cattivi”,
2. ma dobbiamo crederlo con assoluta certezza e senza la minima esitazione, quando prendiamo parte all’Ufficio divino.
3. Perciò ricordiamoci sempre di quello che dice il profeta: “Servite il Signore nel timore”
4. e ancora: “Lodatelo degnamente”
5. e ancora: ” Ti canterò alla presenza degli angeli”.
6. Consideriamo dunque come bisogna comportarsi alla presenza di Dio e dei suoi Angeli
7. e partecipiamo alla salmodia in modo tale che l’intima disposizione dell’animo si armonizzi con la nostra voce.
24 febbraio (25) |
26 giugno |
26 ottobre |
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20. Una volta fissato l’ordine della salmodia di tutti i salmi rimanenti vengano distribuiti in parti uguali nei sette Uffici notturni,
21. dividendo quelli più lunghi e assegnandone dodici per notte.
22. Ci teniamo però ad avvertire che, se qualcuno non trovasse conveniente tale distribuzione dei salmi, li disponga pure come meglio crede,
23. purché badi bene di fare in modo che in tutta la settimana si reciti l’intero salterio di centocinquanta salmi e con l’Ufficio vigiliare della domenica si ricominci sempre da capo.
24. Infatti i monaci, che in una settimana salmeggiano meno dell’intero salterio con i cantici consueti, danno prova di grande indolenza e fiacchezza nel servizio a cui sono consacrati,
25. dato che dei nostri padri si legge che in un sol giorno adempivano con slancio e fervore quanto è augurabile che noi tiepidi riusciamo a eseguire in una settimana.
* febbraio (24) |
25 giugno |
25 ottobre |
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12. Il Vespro poi si celebri ogni giorno con il canto di quattro salmi,
13. dal 109 fino al 147;
14. eccettuando quelli che sono riservati alle altre Ore, cioè i salmi 117–127, 133 e 142,
15. tutti gli altri si dicano a Vespro.
16. E poiché vengono a mancare tre salmi, si dividano i più lunghi del gruppo indicato, ossia il 138, il 143 e il 144.
17. Il 116, invece, che è il più breve, venga unito al 115.
18. Stabilito così l’ordine della salmodia vespertina, tutto il resto, cioè la lezione, il responsorio, l’inno, il versetto e il cantico, si dica come abbiamo disposto sopra.
19. A Compieta, infine, si ripetano tutti i giorni gli stessi salmi e cioè il 4, il 90 e il 133.
23 febbraio | 24 giugno | 24 ottobre |
* Negli anni non bisestili, il giorno 23 febbraio si prosegue fino alla fine del capitolo 18 ed i giorni seguenti si segue la numerazione normale.
Quando ricorre l’anno bisestile, il 23 febbraio si legge fino a 18, 20 ed i giorni seguenti si segue la numerazione tra parentesi.
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7. A Terza, Sesta e Nona del lunedì si dicano le ultime nove strofe del salmo 118, tre per ciascuna Ora.
8. Esaurito questo salmo in due giorni, cioè alla domenica e al lunedì,
9. a Terza, Sesta e Nona del martedì si recitino rispettivamente tre salmi dal 119 al 127, cioè in tutto nove salmi.
10. Questi vengano sempre ripetuti allo stesso modo nelle medesime Ore fino alla domenica, lasciando però invariati gli inni, le lezioni e i versetti per tutte le Ore della settimana,
11. in modo che alla domenica si cominci sempre dal salmo 118.
22 febbraio |
23 giugno |
23 ottobre |
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1. Prima di tutto si dica il versetto: “O Dio, vieni in mio soccorso; Signore, affrettati ad aiutarmi”, il Gloria e poi l’inno di ciascuna Ora.
2. A Prima della domenica si dicano quattro strofe del salmo 118;
3. alle altre Ore, cioè a Terza, Sesta e Nona, si dicano tre strofe per volta dello stesso salmo.
4. A Prima del lunedì si recitino tre salmi e cioè il salmo 1, il 2 e il 6;
5. e così nei giorni successivi fino alla domenica si dicano di seguito tre salmi fino al 19, in modo però che il 9 e il 17 si dividano in due.
6. Così le vigilie domenicali cominceranno sempre con il salmo 20.
21 febbraio |
22 giugno |
22 ottobre |
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1. Abbiamo già stabilito l’ordine della salmodia per l’Ufficio notturno e per le Lodi; adesso provvediamo per le altre Ore.
2. All’ora di Prima si dicano tre salmi separatamente, ciascuno con il proprio Gloria
3. e l’inno della stessa Ora segua il versetto Deus in adiutorium prima di iniziare i salmi.
4. Finiti i tre salmi, si reciti una sola lezione, il versetto, il Kyrie eleison e le preci finali.
5. A Terza, a sesta e a Nona si celebri l’Ufficio secondo lo stesso ordine e cioè il versetto iniziale, gli inni delle rispettive Ore, tre salmi, la lezione, il versetto, il Kyrie eleison e le preci finali.
6. Se la comunità fosse numerosa, si salmeggi con le antifone, altrimenti si recitino i salmi tutti di seguito.
7. L’Ufficio del Vespro comprenda quattro salmi con le antifone,
8. dopo i quali si reciti la lezione, quindi il responsorio, l’inno, il versetto, il cantico del Vangelo, il Kyrie e il Pater, a cui segue il congedo.
9. Compieta, infine, consista in tre salmi di seguito, senza antifona,
10. ai quali segua l’inno della medesima ora, una sola lezione, il versetto, il Kyrie eleison e la benedizione con cui si conclude.
20 febbraio |
21 giugno |
18 ottobre |
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