“Sette volte al giorno ti ho lodato”, dice il profeta. Questo sacro numero di sette sarà adempiuto da noi, se assolveremo i doveri del nostro servizio
Capitolo XLVI – La riparazione per le altre mancanze – 1, 6
1. Se, mentre è impegnato in un qualsiasi lavoro in cucina, in dispensa, nel proprio servizio, nel forno, nell’orto, in qualche attività o si trova in un altro luogo qualunque, un monaco commette uno sbaglio,
2. rompe o perde un oggetto o incorre comunque in una mancanza
3. e non si presenta subito all’abate e alla comunità per riparare spontaneamente e confessare la propria colpa,
4. sarà sottoposto a una punizione più severa, quando il fatto verrà reso noto da altri.
5. Ma se il movente segreto del peccato fosse nascosto nell’intimo della coscienza, lo manifesti solo all’abate o a qualche monaco anziano,
6. che sappia curare le miserie proprie e altrui senza svelarle e renderle di pubblico dominio.
Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:
26 marzo |
26 luglio |
25 novembre |
Capitolo XVI – La celebrazione dei divini Offici durante le ore del giorno – 1, 5
Capitolo XV – Quando si deve dire l’alleluia – 1, 4
L’Alleluia si dica sempre dalla santa Pasqua fino a Pentecoste, tanto nei salmi che nei responsori; da Pentecoste poi sino al principio della Quaresima
Capitolo XIV – L’Ufficio vigilare nelle feste dei Santi – 1, 2
Nelle feste dei Santi e in tutte le solennità si proceda come abbiamo stabilito per la domenica, ad eccezione dei salmi, delle antifone
Capitolo XIII – Le lodi nei giorni feriali – 12, 14
Ma l’Ufficio delle Lodi e del Vespro non si chiuda mai senza che, secondo l’uso stabilito, alla fine, tra l’attenzione di tutti, il superiore
Capitolo XIII – Le lodi nei giorni feriali – 1, 11
Nei giorni feriali le Lodi si celebrino nel modo seguente: si dica il salmo 66 senza antifona, recitandolo lentamente in modo che tutti possano
Capitolo XII – Le lodi – 14, 17
Alle Lodi della domenica, prima di tutto si dica il salmo 66 tutto di seguito, senza antifona, quindi il salmo 50 con l’Alleluia,
Capitolo XI – L’Ufficio notturno nelle Domeniche – 1, 13
Per l’Ufficio vigilare della domenica ci si alzi un po’ prima. Anche in questo caso si osservi un determinato ordine, cioè, dopo aver cantato sei salmi…
Capitolo X – L’Ufficio notturno dell’estate – 1, 3
Da Pasqua fino al principio di novembre si mantenga lo stesso numero di salmi, che è stato prescritto sopra; eccetto che, a causa della brevità …
Capitolo IX – I salmi dell’Ufficio notturno – 1, 11
Nel suddetto periodo invernale si dica prima di tutto per tre volte il versetto: “Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annunzierà la tua lode”…
Capitolo VIII – L’Ufficio divino nella notte – 1, 4
Durante la stagione invernale, cioè dal principio di novembre sino a Pasqua, secondo un calcolo ragionevole, la sveglia sia verso le due del mattino…
Capitolo VII – L’umiltà – 62, 70
Il dodicesimo grado, infine, è quello del monaco, la cui umiltà non è puramente interiore, ma traspare di fronte a chiunque lo osservi da tutto il suo …
Capitolo VII – L’umiltà – 60, 61
L’undicesimo grado dell’umiltà è quello nel quale il monaco, quando parla, si esprime pacatamente e seriamente, con umiltà e gravità, e pronuncia poche …