“resto sempre stupito quando vedo alcuni che, come se niente fosse, chiedono per se spazi di tempo altrui, e altri che, se glielo si chiede, sono pronti ad accordare ore e ore della giornata; il fatto e che tutti prendono in considerazione lo “scopo” per cui gli si chiede di impegnare il tempo, ma nessuno “valuta” il tempo in se…
…lo si chiede come se fosse una cosa da niente, e come se nulla fosse lo si concede; eppure si gioca con la cosa preziosa che ci sia; inganna perché [il tempo] è immateriale, perché non lo si vede e per questo non gli si dà importanza, anzi lo si ritiene quasi di nessun valore. Le rendite annue, gli stipendi si pagano cari: la gente se li suda e vi investe attività e impegno; al tempo – invece – nessuno dà valore, lo si usa con larghezza come si fa con una cosa che non costa nulla…
…preso nel vortice del lavoro e degli impegni ciascuno consuma la propria vita, sempre in ansia per quello che accadrà e annoiato di ciò che ha.
Chi invece dedica ogni attimo del suo tempo alla propria crescita, chi dispone ogni giornata come se fosse la vita intera, non aspetta con speranza il domani. né lo teme.
Impegniamoci.
Solo in questo modo la vita sarà un bene; altrimenti solo un inerte adattarsi, e vergognoso anche, se ci si azzarda tra infamie e ignobili intenti. Cerchiamo dunque che ogni momento ci appartenga. Ma non sarà possibile se, prima, non cominceremo ad appartenere a noi stessi,..
… il rinvio ci toglie un giorno dietro l’altro e mentre ci promette il futuro, perché lo abbiamo già programmato, ci porta via il presente.
L’attesa a ciò che più ci impedisce di vivere. perché dipende dal domani e ci fa perdere l’oggi. Programmiamo con cure ciò che è nelle mani del destino e ci lasciamo sfuggire ciò che sta nelle nostre”.