Stando agli aspetti puramente formali la riproduzione di contenuti altrui (purché integralmente e senza modifiche); lecitamente pubblicati e di libero accesso a tutti, è possibile, a patto che vengano citati autore e fonti da cui discendono.
Pertanto, la proprietà intellettuale resta attribuita al merito di chi l’ha scritto e la fonte da cui discende rimane indiscutibilmente l’editore che ne ha permesso la pubblicazione. In caso in cui autore e editore avessero espresso la volontà di non divulgazione, la riproduzione di quel contenuto in ogni sua forma sarebbe comunque vietata.
Le dispense invece offerte pubblicamente in modo gratuito, tratte da convegni sono di pubblica lettura e quindi non comportano problemi, anzi la diffusione ai fini di studio è sempre gradita e naturalmente lecita. L’unico divieto, fin troppo ovvio, sarebbe divulgarle con scopo di lucro. Anche in questo caso però la riproduzione di contenuti deve essere fedele ed esattamente quella definita dall’autore, che di fatto è il proprietario intellettuale del prodotto ed in un certo senso il responsabile della sua diffusione.
Ad esempio, se decidessimo di riportare sul nostro blog la citazione di un autore, cantante o personaggio famoso, avremmo l’obbligo di citarlo e, se necessario, citare anche l’anno in cui questa frase è stata divulgata. Diverso è invece, se queste frasi sono di pubblico utilizzo come ad esempio un proverbio.
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