Prologo
21. Armati dunque di fede e di opere buone, sotto la guida del Vangelo, incamminiamoci per le sue vie in modo da meritare la visione di lui, che ci ha chiamati nel suo regno.
22. Se, però, vogliamo trovare dimora sotto la sua tenda, ossia nel suo regno, ricordiamoci che è impossibile arrivarci senza correre verso la meta, operando il bene.
23. Ma interroghiamo il Signore, dicendogli con le parole del profeta: “Signore, chi abiterà nella tua tenda e chi dimorerà sul tuo monte santo?”.
24. E dopo questa domanda, fratelli, ascoltiamo la risposta con cui il Signore ci indica la via che porta a quella tenda:
25. “Chi cammina senza macchia e opera la giustizia;
26. chi pronuncia la verità in cuor suo e non ha tramato inganni con la sua lingua;
27. chi non ha recato danni al prossimo, né ha accolto l’ingiuria lanciata contro di lui”;
28. chi ha sgominato il diavolo, che malignamente cercava di sedurlo con le sue suggestioni, respingendolo dall’intimo del proprio cuore e ha impugnato coraggiosamente le sue insinuazioni per spezzarle su Cristo al loro primo sorgere;
29. gli uomini timorati di Dio, che non si insuperbiscono per la propria buona condotta e, pensando invece che quanto di bene c’è in essi non è opera loro, ma di Dio,
30. lo esaltano proclamando col profeta: “Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria!”.
31. Come fece l’apostolo Paolo, che non si attribuì alcun merito della sua predicazione, ma disse:” Per grazia di Dio sono quel che sono”
32. e ancora: “chi vuole gloriarsi, si glori nel Signore”.
Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:
4 gennaio | 5 maggio | 4 settembre |
Capitolo LXIII – L’ordine della comunità – 10, 19
I più giovani, dunque, trattino con riguardo i più anziani, che a loro volta li ricambino con amore. Anche quando si chiamano tra loro
Capitolo LXIII – L’ordine della comunità – 1, 9
Nella comunità ognuno conservi il posto che gli spetta secondo la data del suo ingresso o l’esemplarità della sua condotta o la volontà
Capitolo LXII – I sacerdoti del monastero – 1, 11
Se un abate desidera che uno dei suoi monaci sia ordinato sacerdote o diacono per il servizio della comunità scelga in essa un fratello degno
Capitolo LXI – L’accoglienza dei monaci forestieri – 6, 14
Se però, quando era ospite si è dimostrato pieno di pretese e di difetti, non solo non dev’essere aggregato alla comunità, ma bisogna dirgli
Capitolo LXI – L’accoglienza dei monaci forestieri – 1, 5
Se un monaco forestiero, giunto di lontano, vuole abitare nel monastero in qualità di ospite e si dimostra soddisfatto
Capitolo LX – I sacerdoti aspiranti alla vita monastica – 1, 9
Se qualche sacerdote chiede di essere ammesso nel monastero, non bisogna affrettarsi troppo ad accogliere la sua richiesta.
Capitolo LIX – I piccoli oblati – 1, 8
Se qualche persona facoltosa volesse offrire il proprio figlio a Dio nel monastero e il ragazzo è ancora piccino, i genitori stendano …
Capitolo LVIII – Norme per l’accettazione dei fratelli – 17, 29
Al momento dell’ammissione faccia in coro, davanti a tutta la comunità, solenne promessa di stabilità, conversione continua e obbedienza
Capitolo LVIII – Norme per l’accettazione dei fratelli – 1, 16
Quando si presenta un aspirante alla vita monastica, non bisogna accettarlo con troppa facilità, ma, come dice l’Apostolo: “Provate…
Capitolo LVII – I monaci che praticano un’arte o un mestiere – 1, 9
Se in monastero ci sono dei fratelli esperti in un’arte o in un mestiere, li esercitino con la massima umiltà, purché l’abate lo permetta.
Capitolo LVI – La mensa dell’abate – 1, 3
L’abate mangi sempre in compagnia degli ospiti e dei pellegrini. Ma quando gli ospiti sono pochi, può chiamare alla sua mensa i monaci
Capitolo LV – Gli abiti e le calzature dei monaci – 15, 22
Per la fornitura dei letti poi bastino un pagliericcio, una coperta di grossa tela, un coltrone e un cuscino di paglia o di crine. I letti, però, devono