Prologo
33. Perciò il Signore stesso dichiara nel Vangelo: “Chi ascolta da me queste parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio il quale edificò la sua casa sulla roccia.
34. E vennero le inondazioni e soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia”.
35. Dopo aver concluso con queste parole il Signore attende che, giorno per giorno, rispondiamo con i fatti alle sue sante esortazioni.
36. Ed è proprio per permetterci di correggere i nostri difetti che ci vengono dilazionati i giorni di questa vita
37. secondo le parole dell’Apostolo: “Non sai che con la sua pazienza Dio vuole portarti alla conversione?”
38 Difatti il Signore misericordioso afferma: “Non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva”.
Questa parte della Regola viene letta dai monaci in queste date:
5 gennaio | 6 maggio | 5 settembre |
Capitolo LXXIII – La modesta portata di questa regola – 1, 9 Fine della Regola
Abbiamo abbozzato questa Regola con l’intenzione che, mediante la sua osservanza nei nostri monasteri, riusciamo almeno
Capitolo LXXII – Il buon zelo dei monaci – 1, 12
Come c’è un cattivo zelo, pieno di amarezza, che separa da Dio e porta all’inferno, così ce n’è uno buono, che allontana dal peccato
Capitolo LXXI – L’obbedienza fraterna – 1, 9
La virtù dell’obbedienza non dev’essere solo esercitata da tutti nei confronti dell’abate, ma bisogna anche che i fratelli si obbediscano
Capitolo LXX – Divieto di arrogarsi la riprensione dei confratelli – 1, 7
Nel monastero si deve sopprimere decisamente ogni occasione di arbitri e di soprusi; perciò dichiariamo che non è permesso
Capitolo LXIX – Divieto di arrogarsi le difese dei confratelli – 1, 4
Bisogna evitare in tutti i modi che per qualsiasi motivo un monaco si provi a difendere un altro o ad assumerne in certo modo la protezione,
Capitolo LXVIII – Le obbedienze impossibili – 1, 5
Anche se a un monaco viene imposta un’obbedienza molto gravosa, o addirittura impossibile a eseguirsi, il comando del superiore
Capitolo LXVII – I monaci mandati in viaggio – 1, 7
I monaci, che sono mandati in viaggio, si raccomandino alle preghiere di tutti i confratelli e dell’abate; e nell’orazione conclusiva
Capitolo LXVI – I portinai del monastero – 1, 8
Alla porta del monastero sia destinato un monaco anziano e assennato, che sappia ricevere e riportare le commissioni e sia abbastanza maturo
Capitolo LXV – Il priore del monastero – 11, 22
Quindi, per la tutela della pace e della carità ci è sembrato necessario far dipendere l’ordinamento del monastero unicamente dalla volontà
Capitolo LXV – Il priore del monastero – 1, 10
Accade spesso che la nomina del priore dia origine a gravi scandali, perché alcuni, gonfiati da un maligno spirito di superbia e convinti
Capitolo LXIV – L’elezione dell’abate – 7, 22
Il nuovo eletto, poi, pensi sempre al carico che si è addossato e a chi dovrà rendere conto del suo governo e sia consapevole
Capitolo LXIV – L’elezione dell’abate – 1, 6
Nell’elezione dell’abate bisogna seguire il principio di scegliere il monaco che tutta la comunità ha designato concordemente nel timore